Dispositivo approvato dall’Assemblea costituente del PD toscano

Firenze, 10 novembre 2007

Il 14 ottobre con le primarie del Partito Democratico nasce un modo nuovo di fare politica e i costituenti delle assemblee nazionale e regionali sono chiamati a rispondere a quella richiesta di buona politica fondata sulla partecipazione che ha dato vita a questo processo.

A Milano lo scorso 27 ottobre la prima convocazione dell’Assemblea Costituente nazionale è stato un momento di grande emozione per tutti quei cittadini che aspettavano un segnale di cambiamento dalla politica e l’avvio del più importante percorso di riforma dei partiti italiani mai esistito. Il discorso di apertura del Presidente Romano Prodi e la relazione del segretario nazionale Walter Veltroni, hanno aperto un nuovo capitolo nella storia della nostra democrazia e tratteggiato i fronti di impegno sia del Governo che del Partito Democratico, suo principale sostenitore.

A Milano sono state assunte decisioni importanti e votate le commissioni che dovranno redigere una proposta di Statuto, di Manifesto e di Codice Etico del nuovo partito, assieme ad un dispositivo che oltre a individuare in Franceschini il vicesegretario fissa due importanti principi di azione: la centralità delle assemblee regionali nella costruzione del partito ai livelli successivi e la necessità di richiamare gli elettori del 14 ottobre per coinvolgerli nel radicamento territoriale.

Con le primarie, per la prima volta, è stato affermato il principio della democrazia paritaria: si tratta di un fatto di straordinario valore che deve essere confermato in tutti i momenti decisionali del nuovo partito. Le elette, insieme alle candidate e a tutte le elettrici delle primarie, sono un grande potenziale che deve trovare sbocco in luoghi di iniziativa politica, di scambio di esperienze e di elaborazione autonoma.

L’Assemblea Costituente del PD toscano pone tra le sue priorità di discussione ed elaborazione, la necessità di pensare ad un partito con un forte radicamento territoriale, che individui forme nuove di adesione e partecipazione, senza che il valore e il ruolo fondamentale della militanza attiva che si concretizza attraverso l’iscrizione, contrasti con altri caratteri di partecipazione alle scelte e alle decisioni, parimenti significative. Vanno pensati e concretizzati, nuovi strumenti di partecipazione e di coinvolgimento nelle scelte degli elettori, come forum tematici, patti di consultazione con associazioni, referendum programmatici ecc. Il PD toscano sarà un partito che farà leva sulla modernità, facendo tesoro delle esperienze migliori traducendole in un linguaggio nuovo. Il PD toscano dovrà essere un luogo accogliente dove chiunque possa trovare spazio in base alle proprie capacità, disponibilità ed interessi tematici.

I passi che il Partito Democratico dovrà muovere a partire da questa assemblea costituente non potranno prescindere dal coinvolgimento di quella moltitudine di donne e uomini che hanno testimoniato anche in Toscana con il loro voto la positività del progetto e reso possibile la nascita del partito stesso. Inoltre viene ribadita dal voto del 14 ottobre il valore delle primarie come metodo di selezione delle candidature per tutti i ruoli di responsabilità politica ed istituzionale, siano essi di carattere monocratico o assembleare.

La migliore partecipazione e il più vasto coinvolgimento nella costruzione del partito democratico sarà garantita dalla capacità di far crescere il progetto politico sui territori, nelle comunità locali, nei luoghi di studio e di lavoro. In questo, una funzione fondamentale è assegnata al carattere federale che, attraverso l’elezione delle assemblee e dei segretari regionali, abbiamo voluto imprimere al Partito Democratico. Le idealità, i valori e l’iniziativa politica del nuovo partito saranno capaci di rispondere alle diverse peculiarità regionali del nostro Paese, se i caratteri organizzativi e la capacità di azione saranno rispondenti alle attese e ai modi di interpretare l’impegno politico proprio di ciascuna regione.

Un compito importante è affidato quindi in questo contesto, alla assemblea costituente regionale e alla commissione statuto eletta in quest’assemblea, che dovrà lavorare ad un testo che inserito in una cornice nazionale stringente sul piano programmatico e ideale, sia veicolo di una proposta originale sul piano organizzativo che tenga di conto delle peculiarità politiche e sociali della nostra regione, costruendo un insieme di regole che garantiscano il carattere democratico della vita del partito e rafforzino innovandolo il radicamento territoriale e tematico.

In questo contesto il coinvolgimento delle giovani generazioni rappresenta una priorità: il PD deve dotarsi di spazi e momenti nei quali siano i giovani stessi a coinvolgere altri giovani. Per avviare il dibattito intorno alle forme e ai modi con i quali andare a costruire l’organizzazione giovanile del PD e promuovere la partecipazione giovanile all’interno degli organismi dirigenti del partito, i componenti di età inferiore ai 30 anni dell’Assemblea Costituente Regionale si costituiscono in gruppo di lavoro.

L’Assemblea Costituente Regionale del PD della Toscana ritiene indispensabile che in tempi certi e ravvicinati si avvii il percorso congressuale del partito, per superare le incertezze di una fase transitoria che è piena di potenzialità ma anche con oggettivi limiti.

L’Assemblea Costituente Regionale del PD della Toscana, convocata il 10 novembre 2007, ha approvato a maggioranza con un voto contrario e tre astenuti le seguenti decisioni per la gestione della fase transitoria:

1. Vicesegretaria

Ai sensi dell’art. 2 comma 3 del Regolamento Quadro per le primarie del 14 ottobre, Caterina Bini assume l’incarico di Vicesegretaria regionale del partito.

2. Tesoriere

Ai sensi dell’art. 2 comma 3 Ilio Pasqui assume l’incarico di Tesoriere regionale del partito.

Al Tesoriere l’assemblea affida il mandato di adottare tutti gli atti giuridici necessari per la costituzione del partito nella fase transitoria sino dell’approvazione dello Statuto da parte dell’assemblea costituente. Al Tesoriere, nella fase transitoria, compete la responsabilità delle attività amministrative, patrimoniali e finanziarie del partito di cui ha la rappresentanza legale.

3. Incarichi e organi collegiali provvisori

Il Segretario regionale, ai sensi dell’Art 2, comma 3 del Regolamento quadro e del punto 5 ultimo paragrafo del Dispositivo approvato a Milano il 27 ottobre, nomina l’esecutivo provvisorio e il comitato politico provvisorio del Pd toscano. Il Segretario, fino all’approvazione definitiva dello Statuto, può organizzare l’attività del Pd toscano sulla base di forum tematici.

4. Coordinamenti territoriali: costituzione

Conformemente al punto 5, ultimo paragrafo, del Dispositivo nazionale, vengono costituiti in Toscana 13 coordinamenti territoriali: coordinamenti provinciali per gli interi territori delle province di Arezzo, Grosseto, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena; coordinamento metropolitano includente Firenze e i comuni della provincia di Firenze non inclusi nel coordinamento territoriale di Empoli; coordinamenti territoriali di Empoli (comuni di Empoli, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Vinci), della Val di Cornia-Elba (comuni di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Sassetta, Suvereto e comuni dell’Isola d’Elba), della Versilia (comuni di Viareggio, Camaiore, Forte dei Marmi, Massarosa, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema), di Livorno (tutti i comuni della provincia non inclusi nel coordinamento Val di Cornia-Elba) e di Lucca (tutti i comuni della provincia non inclusi nel coordinamento della Versilia). E’ inoltre istituito il Coordinamento comunale del Capoluogo di Regione.

5. Coordinatori territoriali provvisori

Come stabilito dal Dispositivo nazionale, entro il 24 novembre e su convocazione del Segretario Regionale, in ognuna delle 14 entità territoriali descritte nel punto 4, gli eletti nelle assemblee costituenti regionale e nazionale eleggono, a maggioranza assoluta dei presenti e con eventuale ballottaggio tra i primi due, un Coordinatore provvisorio con il mandato di convocare le iniziative sul territorio costitutive del PD descritte nei punti 7 e 8.

Come da circolare interpretativa nazionale, gli eletti in collegi riguardanti più province o più entità territoriali fanno parte del coordinamento e votano per il coordinatore del territorio in cui risiedono. Nel caso in cui l’eletto non sia residente nel collegio in cui è stato eletto, partecipa all’Assemblea della realtà territoriale che ha in quel collegio il maggior numero di aventi diritto al voto.

I Coordinatori provvisori rimangono in carica fino alla successiva elezione – da tenersi entro il febbraio 2008 – dei Coordinatori incaricati di guidare il partito fino al suo primo congresso, secondo le modalità decise congiuntamente dal Segretario nazionale e dai Segretari regionali. Tale elezione deve avvenire con il protagonismo dei Fondatori di ogni realtà che devono avere la possibilità di esprimere le proprie indicazioni attraverso un voto.

Il Segretario regionale nomina per ciascuna assemblea territoriale, un Presidente per la seduta di insediamento con il compito di sovrintendere i lavori, raccogliere le candidature e garantire il corretto svolgimento delle operazioni di voto.

Le candidature devono essere presentate al Presidente entro gli orari stabiliti dall’assemblea stessa e devono essere accompagnate da un numero di firme di componenti del Coordinamento territoriale non inferiore al 5% e non superiore al 10% dello stesso.

Il voto sul coordinatore provvisorio avviene in forma segreta. Prima di procedere al voto ogni candidato espone all’assemblea i propri intenti qualora venisse eletto Coordinatore.

Nella seduta di insediamento o comunque non oltre il 7 dicembre, il Coordinamento terririale, su proposta del Coordinatore, nomina inoltre un tesoriere territoriale del PD. Il Coordinatore può dotarsi di un organismo esecutivo che lo coadiuvi nel lavoro quotidiano.

Al termine delle Assemblee previste nel punto 8, e comunque non oltre il 13 gennaio 2008, deve essere convocato il Coordinamento territoriale per discutere dello stato di avanzamento della costruzione del PD sul territorio, attraverso un bilancio delle Assemblee dei Fondatori, un piano di lavoro per i successivi mesi e l’approvazione di un documento che offra indicazioni alle Commissioni istituite dalla Assemblea Costituente Regionale. Il coordinamento discute del radicamento e della organizzazione del PD nell’area di competenza, anche attraverso la elaborazione di una proposta di distribuzione territoriale e tematica delle realtà di base, che devono avere almeno lo stesso grado di radicamento territoriale dei seggi delle primarie del 14 ottobre, e che dovrà essere resa coerente con le disposizioni degli statuti nazionale e regionale.

6. Coordinamenti territoriali: composizione

Ogni coordinamento territoriale è composto dai suddetti eletti nelle assemblee costituenti nazionale e regionale, nonché dai Sindaci e dai Capigruppo Consiliari del PD nei Comuni capoluogo o sede di coordinamento, dai Presidenti di Provincia e dai capigruppo provinciali del PD, dai consiglieri regionali e dai parlamentari aderenti a gruppi del PD. Il Coordinamento territoriale viene altresì allargato con le eventuali modalità decise congiuntamente dal Segretario Nazionale e dai Segretari Regionali. Ogni eventuale allargamento deve rispettare la parità tra i generi.

7. Consegna dei Certificati di “Fondatore del PD”

Vista la tempistica dettata dal Dispositivo nazionale, dal 5 dicembre 2007 è indetta una “Campagna per la costruzione del Partito Democratico del Toscana”: nei luoghi utilizzati come seggi per le primarie del 14 ottobre o in ogni altro luogo o modalità ritenuta idonea dal Coordinamento territoriale, tutti i cittadini inclusi nei registri dei votanti delle primarie del 14 ottobre possono richiedere e ricevere il Certificato di “Fondatore del Partito Democratico”. I Coordinamenti territoriali si fanno carico di informare, nelle forme che saranno ritenute idonee, tutti gli elettori delle primarie rispetto alle modalità di consegna dei Certificati. L’Esecutivo regionale promuove in tal senso una campagna di comunicazione su tutto il territorio della Toscana.

All’atto della ricezione del Certificato, ad ogni Fondatore viene chiesto un contributo volontario per finanziare la fase costituente e le iniziative di costruzione del PD sul territorio.

8. Assemblee dei Fondatori

Sempre visti i tempi stabiliti dal dispositivo nazionale, dal 12 al 19 dicembre il Coordinatore territoriale provvisorio, d’intesa col Segretario regionale, convoca, nelle forme adeguate, le Assemblee dei Fondatori relativi ad ogni seggio. Il Coordinatore territoriale provvisorio indica per ogni Assemblea un Presidente/Garante che sovrintende al corretto svolgimento dei lavori. I Certificati di Fondatore del PD possono essere consegnati anche durante tali Assemblee. Il Coordinatore territoriale provvisorio può decidere di convocare l’Assemblea di più seggi insieme.

In attesa del modello organizzativo che sarà definito statutariamente, l’Assemblea, come sostituita, rappresenta la prima organizzazione di base del PD nel territorio.

L’Assemblea elegge al suo interno il proprio Coordinatore.

Le assemblee possono elaborare e suggerire indicazioni utili al lavoro delle Commissioni istituite dalla Assemblea Costituente Regionale.

Eventuali variazioni della tempistica possono essere decise dal Segretario regionale, d’intesa con i Coordinatori territoriali.

9. Coordinatori comunali

I coordinatori comunali vengono eletti per gestire la fase costituente e fino al primo congresso del PD con le modalità decise congiuntamente dal Segretario nazionale e dai Segretari regionali. In ogni caso l’elezione deve avvenire attraverso il protagonismo dei Fondatori di ogni realtà che devono avere la possibilità di esprimere le proprie indicazioni attraverso un voto.

10. Collegio di garanzia

Le funzioni di organo di garanzia del partito nella fase transitoria sono svolte dal comitato regionale dei garanti delle Primarie.

11. Costituzione commissioni

Conformemente all’art 2 comma 1 del Regolamento quadro, l’Assemblea regionale nomina due commissioni: “Statuto” per contribuire alla stesura dell’impianto federale dello Statuto nazionale e per predisporre una proposta di Statuto regionale e di Regolamento finanziario regionale; “Manifesto regionale” per redigere una proposta di documento programmatico del PD toscano. Le commissioni sono composte ciascuna da 50 componenti, metà uomini e metà donne, indicati dai candidati alla carica di segretario regionale, proporzionalmente ai componenti eletti nell’assemblea collegati a ciascun candidato. Ogni commissione elegge nel suo seno un Presidente e un Relatore, può organizzare il proprio lavoro in sottocommissioni, e deve predisporre forme di consultazione e coinvolgimento nelle scelte dei componenti l’assemblea costituente e di altri soggetti singoli o associati, utilizzando momenti di dibattito, focus group, forum telematici, consultazioni online ecc.

L’Assemblea Costituente regionale è riconvocata dal Presidente, sentito il Segretario, non oltre il 31 marzo 2008 per assumere le decisioni in merito allo Statuto, al Regolamento finanziario e al Manifesto Programmatico. Entro il giugno 2008 il PD della Toscana convocherà una Conferenza programmatica per confrontarsi con associazioni, forze sociali ed economiche sui contenuti del Manifesto.

Le commissioni possono elaborare documenti che rappresentano un contributo alla creazione dello Statuto e del Manifesto Nazionale durante la fase di elaborazione dei documenti stessi in sede nazionale; devono altresì discutere e definire autonomi contributi quando i documenti nazionali saranno approvati dalle rispettive commissioni.

12. Norme transitorie relative al percorso verso le Elezioni Amministrative del 2008

Ai sensi dell’Art. 2 comma 3 del Regolamento quadro, è dato mandato ai Coordinamenti territoriali competenti, d’intesa con il Segretario regionale, di stabilire le modalità di coordinamento più idonee a definire e gestire il percorso le Elezioni Amministrative 2008.

Per la definizione delle candidature a Sindaco e a Presidente di Provincia, il PD della Toscana opta per il meccanismo delle primarie di coalizione aperte a tutti i cittadini elettori interessati al voto.

Per la definizione delle candidature per i consigli comunali o provinciali i Coordinamenti territoriali possono decidere di avvalersi del meccanismo delle primarie.

I regolamenti per le primarie devono essere approvati dal Coordinamento territoriale competente e devono prevedere organi di garanzia.

Le liste dei candidati del PD per i consigli comunali e provinciali devono essere composte per metà da uomini e per metà da donne.

Salvo determinazioni diverse contenute nello Statuto nazionale o regionale, chi ha già svolto per due mandati, consecutivi e in corso, il ruolo di consigliere comunale o provinciale non può essere ricandidato, salvo deroga motivata e decisa dal Coordinamento territoriale competente.

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