AUGURI…

31 dicembre 2007

BUON 2008

Hello darkness my old friend,
I’ve come to talk with you again
Because a vision softly creeping
left it’s seeds while I was sleeping
And the vision that was planted in my brain
still remains, within the sounds of silence
In restless dreams I walked alone,
narrow streets of cobblestone
‘neath the halo of a streetlamp
I turned my collar to the cold and damp
when my eyes were stabbed by the flash of a neon light
split the night… and touched the sound of silence
And in the naked light I saw
ten thousand people maybe more
people talking without speaking
people hearing without listening
people writing songs that voices never share
noone dare, disturb the sound of silence
Fools said I you do not know,
silence like a cancer grows,
hear my words that I might teach you
take my arms that I might reach you
but my words, like silent raindrops fell…
and echoed the will of silence
And the people bowed and prayed,
to the neon god they made
And the sign flashed out its warning
in the words that it was forming
And the sign said, “The words of the prophets
are written on the subway walls, and tenement halls
and whisper the sounds of silence.

La precarietà in Italia

29 dicembre 2007

Finalmente, per una buona volta una ricerca Isfol fa chiarezza sulla situazione lavorativa italiana ed in particolare sulla diffusione delle diverse categorie contrattuali.
In sintesi posti 100 gli occupati in Italia, attualmente 63 sono i dipendenti a tempo indeterminato, circa 20 sono gli autonomi, ed il restante poco più che 17% ha un contratto atipico (9,6% a termine, 5,7% collaborazioni a progetto, 2,7% altri). Complessivamente l’atipicità abbraccia 3,5 milioni di lavoratori.
Ma ciò che più preoccupa, non è tanto il dato assoluto e la sua incidenza generale dell’atipicità, quanto l’accentuazione della diffusione di queste nuove tipologie non standard tra gli under 30 (37,4%), proprio per i noti motivi legati alla possibilità di indipendenza dalla famiglia d’origine, di costituzione di un nucleo familiare, di acquisto di una casa propria, di poter avere una certezza economica allorquando si andrà in pensione, etc. Oltreché naturalmente per il fatto che un sistema del genere non è sostenibile economicamente e socialmente nel medio-lungo periodo.

1f6d7f439cf115d315da87b0a94e6e60.jpeg


Il negozio del futuro

20 dicembre 2007

 

Sul Sole 24 Ore di questa mattina, c’è un interessante articolo di Luca Tremolada sul “Negozio del futuro”.

Si parte dalla considerazione che la società odierna è una società liquida, i clienti sono sempre più mutevoli, infedeli, che hanno aspettative diverse a seconda delle situazioni di acquisto. In più c’è la rete che è vero che nel nostro Paese riguarda ancora in gran parte le giovani generazioni, ma tuttavia è uno strumento che si va via via espandendo anche su fasce sociali più adulte. Ci si nutre sempre più frequentemente di blog, di chat, di sms, etc, si ci affida quasi esclusivamente alla rete per ottenere informazioni per lo shopping (ormai uno sterminato numero di consumatori attraverso i propri blogs fornisce un giudizio di merito sui prodotti e servizi che consuma, riuscendo talvolta a modificare la percezione di un marchio), la domanda si organizza, come avviene su Internet, tramite gruppi di acquisto al fine di trattare collettivamente sul prezzo.

Tutti questi processi hanno inevitabilmente ricadute anche sul sistema della distribuzione commerciale. Per questo motivo l’articolo lancia l’idea di progettare il punto vendita come un blog, come una risorsa aperta, come un organismo in costante dialogo con i clienti, fino a modificare i propri spazi per rispondere ai nuovi bisogni. Potrebbe essere un’opportunità anche per rilanciare la piccola bottega, in questi ultimi anni sempre più sofferente: con pochi investimenti, un pò di tecnologie e molte idee potrebbe differenziarsi, creare intorno a sè una comunità di acquisto, lanciando una sfida alla grande distribuzione organizzata.

  Leggi il seguito di questo post »


Prestiti fino a 6mila euro per giovani di talento: finalmente una good news

19 dicembre 2007

In arrivo un accesso agevolato al credito per ragazzi di talento ma con limitate possibilità economiche. Con «Diamogli credito», studenti universitari e giovani dottori potranno ottenere prestiti fino a 6mila euro per pagare tasse e contributi universitari, iscriversi a master e corsi post laurea o, semplicemente, acquistare un computer portatile con connessione Wi-Fi o partecipare al programma comunitario Erasmus. E per chi è costretto ad allontanarsi da casa per studiare, il prestito potrà servire anche per il pagamento delle eventuali spese di intermediazione immobiliare per la ricerca della casa o per il deposito cauzionale. Il Governo, attraverso un fondo, garantirà il 50% delle somme finanziate, mentre le banche si assumeranno il rischio della restante metà. Nel triennio 2007-2009, possibile generare circa 660 milioni di euro di finanziamenti effettivamente erogabili. Sono questi, in sintesi, i punti principali del Protocollo d’intesa tra Governo e Abi per l’accesso al credito degli studenti, presentato, a Roma, nella sede dell’Associazione bancaria italiana, alla presenza del premier Romano Prodi e dei ministri delle Politiche giovanili e per le Riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione Giovanna Melandri e Luigi Nicolais. «È un prestito rivolto al futuro – spiega Prodi – che ci allinea agli altri Paesi europei e, una volta a regime, rappresenterà una delle punte più avanzate nelle politiche di accesso alla formazione, alla tecnologia e al sapere dei giovani».

Leggi il seguito di questo post »


Onu ferma la pena di morte

19 dicembre 2007

Nell’Assemblea generale 104 voti a favore, 54 contro e 29 astenuti.
La proposta era stata presentata e sostenuta dal governo italiano.

ECCO il testo della risoluzione sulla moratoria della pena di morte approvata oggi:

“L’Assemblea generale, guidata dagli obiettivi e dai principi contenuti nella Carta delle Nazioni Unite; Richiamando la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo, la Convenzione Internazionale sui diritti civili e politici e alla Convenzione per i diritti del bambino; Richiamando le risoluzioni sulla “questione della pena di morte” adottate nel corso degli ultimi dieci anni dalla Commissione per i diritti umani in tutte le sue sessioni consecutive, la più recente essendo la E/CN4/RES/2005/59 che ha esortato gli Stati che mantengono la pena di morte ad abolirla completamente e, nel frattempo, a stabilire una moratoria sulle esecuzioni; Richiamando gli importanti risultati raggiunti dalla ex Commissione per i Diritti umani sulla questione della pena di morte e contemplando che il Consiglio per i diritti umani possa continuare a lavorare su questo tema; Considerando che la messa in atto della pena di morte va a minare la dignità umana e convinti che una moratoria sull’esecuzione della pena di morte contribuisca alla promozione e al progressivo sviluppo dei diritti umani; che non c’è prova definitiva del valore della pena di morte come deterrente; che qualsiasi errore o fallimento della giustizia sull’applicazione della pena di morte è irreversibile e irreparabile; Accogliendo le decisioni prese da un sempre maggiore numero di stati nell’applicare una moratoria sulle esecuzioni, seguita in molti casi dall’abolizione della pena di morte;

Leggi il seguito di questo post »