Varese Ligure: un esempio virtuoso da imitare

Varese_Ligure-2A poche decine di chilometri dal mio comune c’è un piccolo centro ligure che merita di essere segnalato perché uno dei simboli in Europa per efficienza e sostenibilità ambientale.

Si tratta del comune più virtuoso da un punto di vista di efficienza energetica: pensate che produce il 324% dell’energia che consuma, l’avanzo naturalmente lo rivende (all’Enel!)… Tutta energia pulita, s’intende! Vi è presente la più potente centrale eolica del nostro Paese.
Si chiama Varese Ligure, si trova nell’area della Val di Vara, sotto la provincia di La Spezia, ha 2.300 abitanti ed un territorio molto esteso di 14.000 ettari. Nel 2006 il Touring Club Italiano gli ha assegnato la bandiera arancione come riconoscimento di uno dei più bei borghi d’Italia.
L’home page del sito del Comune recita così: <<Varese Ligure è il primo Comune in Europa che ha ottenuto la certificazione ambientale ISO-14001, rilasciata dal Rina (Registro navale italiano) e la registrazione EMAS da parte del Comitato Ecolabel-Ecoaudit che hanno accertato significativi processi di efficienza ambientale, hanno verificato l’assenza di agenti inquinanti (ossido di carbonio, inquinamento acustico ed elettromagnetico), hanno garantito la qualità dei servizi urbani (gestione dei rifiuti, trattamento delle acque, servizi alle imprese, trasporti, tutela del paesaggio) ed hanno riconosciuto la valenza turistica del territorio. L’adozione di politiche ambientali “all’avanguardia”, ha contribuito a proporre Varese Ligure come una nuova e valida alternativa turistica che, offre al visitatore la possibilità di scoprire il fascino e la suggestione di testimonianze storiche ed artistiche uniche nel loro genere e di addentrarsi nell’importante patrimonio naturalistico della “Valle del biologico” così ribattezzato grazie all’abilità delle imprese varesine del settore agricolo e zoologico di saper coniugare un’attività imprenditoriale con il rispetto della natura del luogo, che gli ha permesso di ottenere il marchio di qualità ambientale e di mettere in moto un commercio di carni e formaggi non trattati, rivolti al mercato biologico che costituisce una forma di ricchezza e di distinzione.>>

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Tutto questo nasce nel 1990: all’epoca, Varese Ligure è uno dei vecchi borghi rurali in estinzione. La popolazione, degli ottomila d’inizio secolo, è prossima ai duemila. I giovani fuggono, le case chiudono. E’ allora che un signore del posto, funzionario alla Regione, decide di metterci mano. Si chiama Maurizio Caranza (scomparso di recente) democristiano doc, poi espulso dal partito. E’ la vera anima del progetto.
Per contrastare l’abbandono del paese Maurizio Caranza coinvolge i proprietari delle case del centro storico in abbandono, con il caratteristico Borgo Rotondo, nella ristrutturazione delle abitazioni, con l’uso di fondi pubblici e privati, molti di provenienza europea (quei mitici fondi che spesso noi italiani non abbiamo saputo nemmeno ritirare alla cassa!). In una zona dove l’unica ricchezza è una natura incontaminata e l’attività produttiva prevalente è quella agricola e zootecnica, Caranza parla con gli agricoltori e li convince a unire queste due caratteristiche, passando alla produzione biologica. Per dare sbocchi alle produzioni agricole (principalmente zootecniche) nascono due cooperative: una cooperativa raccoglie e lavora il latte e l’altra commercializza le carni. Il progetto prende piede e coinvolge altri soggetti.”Suolo e Salute” , l’organismo di certificazione cha ha seguito fin dall’inizio la “valle del biologico” e oggi controlla gran parte delle aziende biologiche della zona, apre a Varese Ligure la sua direzione regionale.
Tutto viene riconvertito in modo ecologico: dai pannelli fotovoltaici sui tetti del Comune e delle scuole di Varese Ligure, alle pale eoliche che forniscono energia pulita, fino ai programmi di educazione ambientale per i bambini. Varese Ligure vince nel 2003 il premio dell’Unione Europea “100% sostenibile” per la compatibilità ambientale. Nasce anche “Qualitambiente”, associazione che raccogli le amministrazioni pubbliche (Comuni, Province, Parchi, ecc.) in possesso di un sistema di gestione ambientale certificato (ISO 14001 o Reg. EMAS): Il primo presidente dell’Associazione è stato proprio Maurizio Caranza.
Quindici anni dopo, i risultati di questo sforzo sono concreti: i giovani restano in Val di Vara, quindici nascite ogni anno, una qualità della vita invidiabile, un sensibile aumento delle attività economiche e commerciali. Le cascine abbandonate vengono ristrutturate nel rispetto delle caratteristiche originarie. Cresce il turismo, anche perché molti turisti stranieri, soprattutto del Nord Europa, sono molto attenti nelle loro scelte ai valori ambientali. Nascono tanti agriturismi e altre strutture ricettive, sempre con un occhio all’ambiente. Si forma una realtà agricola sempre più importante che si regge sulla zootecnia (ma non solo) e sui molteplici prodotti tipici (molti biologici).

Insomma un comune davvero invidiabile, un “luogo del futuro”!

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